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IL TUO DENTISTA INFORMA

 

Anche il "ponte" ha bisogno di cure

La ricostruzione protesica fissa ancorata ad impianti osteointegrati in zone della bocca prive di denti è una terapia ad alta prevedibilità di successo e di durata nel tempo. Tuttavia il paziente portatore di tali ricostruzioni protesiche deve essere ben consapevole che, terminata l’opera del Suo dentista, sarà anche proprio compito mantenere l’area, sede della terapia implantoprotesica realizzata, nelle migliori condizioni di salute.

E’ fondamentale pertanto sapere che:

• Alcune abitudini di vita, quali ad esempio il fumo, possono comportare un rischio per la prognosi a distanza della terapia implantoprotesica. Il paziente deve essere consapevole di ciò e deve motivarsi ad una drastica riduzione o alla rinuncia al fumo.

• L’igiene orale diventa fondamentale. Il paziente che indossa protesi fisse sostenute da impianti deve pulire costantemente l’area sede di tali terapie utilizzando con frequenza giornaliera (almeno due volte al dì) lo spazzolino da denti, coadiuvato dall’uso del filo interdentale o dello scovolino, di misura adeguata agli spazi da mantenere e un dentifricio. Evitare in modo assoluto il ristagno alimentare al di sotto della protesi.

• Almeno due volte all’anno (in alcuni casi anche più frequentemente) è necessario sottoporsi ad un controllo odontoiatrico professionale che valuterà lo stato di salute dell’area e, laddove ritenuto opportuno, realizzerà un’igiene professionale adeguata.

• Qualsiasi modifica dello stato di salute del paziente, con particolare riguardo a quadri di patologie sistemiche che in qualsiasi modo possano ridurre la salivazione o per le quali sia ipotizzata una terapia radiogena della testa e del collo, deve essere resa nota al proprio Odontoiatra per le Sue valutazioni conseguenti.

E’ infine utile segnalare che gli impianti dentali, se non ben mantenuti, possono nel tempo presentare una specifica patologia, definita "perimplantite", che riduce, fino a comprometterlo totalmente, il rapporto fra impianto osteointegrato e osso circostante: la prevenzione di tale patologia, che procede spesso in modo subdolo in quanto non da alcun segno clinico se non nella parte finale del suo decorso, risiede nella precisa applicazione delle regole fin qui esposte.